Ludwig van Beethoven
Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73
per pianoforte e orchestra Imperatore
Anton Bruckner
Sinfonia n. 2 in do minore
Fabio Luisi, direttore
Alessandro Taverna, pianoforte
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In Beethoven, per primo, il ritmo è “il respiro stesso della musica, il palpito del suo cuore, è l’impulso generatore dei disegni melodici, l’elemento unificatore che accompagna il loro divenire” (Luigi Magnani). Nel Concerto Imperatore ciò si rivela, nello sviluppo del primo tempo, per la vivida tensione generata dalla contrapposizione fra orchestra e solista. In Bruckner il ritmo come respiro musicale diviene sentimento mistico che rende luminose le sue partiture dove si generano spesso situazioni isolate quali assorte visioni: così nella Sinfonia n. 2 le autocitazioni della Messa in fa minore presenti sia nell’Andante che nel Finale.