Antonio Salieri: Ouverture da “La secchia rapita”
Composto fra il 1795 e il 1798, il Concerto op.15 fu probabilmente eseguito da Beethoven durante la tournée concertistica del 1798 a Praga. L’aspetto “pubblico”, di brillante esito sonoro, è una delle molle del lavoro: il pianismo è più vicino ai modelli di Clementi e Hummel, con la tipologia sommaria di scale, arpeggi e altre formule di studio, piuttosto che alla raffinata invenzione mozartiana. Questo aspetto della scrittura pianistica si sposa, nel primo movimento (Allegro con brio), con una tematica orchestrale quanto mai netta e squadrata che, anche per la strumentazione con trombe e timpani, ricorda la simpatia del giovane Beethoven per le marce e la musica militare di matrice francese. Anche nell’amabile Largo centrale l’esempio della romanza mozartiana riceve un’ambientazione più larga ed esplicita; ma il movimento più personale è il Rondò per la trascinante carica ritmica e per la quantità e l’umorismo degli episodi secondari.