Review: Taverna, volano le mani, la mente resta sempre vigile (Il Giornale di Brescia)

(Marco Bizzarini, Il Giornale di Brescia) L’incertezza meteorologica di venerdì sera ha fatto spostare all’interno della sala del refettorio il recital del pianista Alessandro Taverna, in origine previsto nel chiostro del Museo Diocesano. È stata in ogni caso una serata d’eccezione, vero punto culminante del miniciclo del Festival di Brescia e Bergamo dedicato al centenario della scomparsa di Claude Debussy.
Nato nel 1983, Taverna è annoverato tra i migliori solisti italiani oggi in attività. Nel concerto di venerdì ha dimostrato una grande predisposizione per il repertorio francese.
Le due serie delle «Images» di Debussy e «Gaspard de la nuit di Ravel – composizioni che furono anche, notoriamente, al centro del repertorio di Arturo Benedetti Michelangeli – richiedono all’interprete doti non comuni sul piano tecnico e interpretativo senza le quali non si creerebbe l’incanto desiderato.


Taverna è uscito vittorioso dal cimento: le mani volano, la mente è vigile, il gusto sorveglia. Di conseguenza la musica scorre con un respiro naturale, le frasi si succedono catturando l’attenzione dell’ascoltatore, i timbri seducono. Sottolineeremo la commozione dell’«Hommage à Rameau», il senso di stupore in «Cloches à travers les feuilles», la mobilità di «Poissons d’or». Per chi possiede le chiavi d’accesso dei sei pezzi che formano le «Images» è facile cogliere pure l’enigmatica essenza di composizioni singole, diversissime tra loro, quali «Masques» «La plus que lent» e «L’isle joyeuse».
Nel lungo e impegnativo programma, tra i Dioscuri della musica francese – Debussy e Ravel – erano inserite anche due pregiate digressioni: il Quarto Scherzo di Chopin, con la sua vivace alternanza di immaginazione fantastica e ripiegamento introspettivo, e due spettacolari Studi da concerto del russo vivente Nikokaj Kapustin.
Fra tanti applausi un solo bis, quasi d’obbligo in questa rassegna: «Clair de lune» di Debussy, in un’esecuzione ancora una volta nitida e ispirata. Il recital di Taverna verrà tra smesso in differita su Rai Radio3 e sarà un piacere riascoltarlo.

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